10 anni fa...la storia continua
Il 27 Luglio di
10 anni fa, il Papa Giovanni Paolo II partecipava, insieme ai giovani
provenienti da tutto il mondo, alla Veglia in occasione di quella che sarebbe
stata la sua “ ultima” GMG, ultima solo per quanto riguarda la presenza fisica,
non certo per quella spirituale, più potente e travolgente!! E’ bene ricordare
subito che quel Papa, mostratoci dai media malato ricurvo su se stesso, dall'eloquio stentato e faticoso, iniziava, con il viaggio in Canada, un
pellegrinaggio che lo avrebbe condotto in Guatemala e in Messico …un itinerario
estenuante per chiunque, ma umanamente impossibile per un uomo nelle condizioni
di salute estremamente precarie.
I giovani di
allora, non si fermarono davanti alla vista di un “ vecchio” che manifestava,
con sconcertante evidenza, tutti i tratti della decadenza fisica. In fondo,
recandosi a Toronto, non avevano neppure la certezza che avrebbero compreso
facilmente i contenuti del discorso e dell’omelia del Papa; forse avrebbero
incontrato addirittura difficoltà nel distinguerne le parole. Gli stessi
giornalisti e accompagnatori del Papa, non solo si ponevano domande sull’effettiva oppotunità del viaggio, ma nutrivo seri dubbi
circa il suo esito, convinti che la debolezza fisica avrebbe avuto, alla fine,
il sopravvento, limitando sensibilmente l’efficacia stessa dell’azione
apostolica.
In un contesto
simile che senso avrebbe potuto avere, quindi, partecipare alle giornate finali
della GMG? Ma i giovani della “ generazione GPII” non avrebbero rinunciato per
“ nulla al mondo”, animati come erano da una granitica certezza: dal Canada
sarebbero tornati arricchiti e questo
non solo in virtù dell’incontro
con numerosi coetanei provenienti dai diversi Continenti o per le
qualificanti catechesi, ma anche grazie alle parole pronunciate stentatamente
da un vecchio e “ malandato” Papa. In
effetti, quelle parole sono giunte come un sibilo assordante al cuore e alla
coscienza di molti, anche di chi non era fisicamente a Toronto, anche di chi
non ha mai partecipato ad una GMG.
Nel corso della
Veglia, il Papa chiarì, più per i
solerti giornalisti e prelati che per i giovani presenti, quali motivazioni lo
indussero ad intraprendere la grande avventura delle GMG: permettere alle nuove
generazioni di “ incontrare Cristo, l'eternamente giovane, ed imparare da Lui a
divenire gli evangelizzatori degli altri giovani”. Giovanni Paolo II,
quando diede inizio alle GMG, sapeva di rischiare, sapeva bene che poteva
trattarsi di una sfida audace, se non incosciente, forse destinata al
fallimento. Diciamola tutta: in quel lontano 1986 i molti estimatori di oggi,
allora dimostrarono imbarazzo o, quanto meno, scetticismo e perplessità. Ma
Giovanni Paolo II, il Papa mistico, sapeva che laddove c’è Cristo, non vi è
motivo di temere: è possibile osare l’inosabile!! Dalla prima all’ultima GMG a
cui partecipò fisicamente, Giovanni Paolo II non è mai venuto meno a tale
proposito: aiutare i giovani a riconoscere in Cristo “la ‘pietra angolare’
su cui è possibile costruire saldamente l'edificio della propria esistenza”
nella certezza che “solo Lui, conosciuto, contemplato e amato, è l'amico fedele
che non delude, che si fa compagno di strada e le cui parole riscaldano il
cuore”.
Zakopane [ Pellegrinaggio Polonia amicibrescianiGPII] |
Con una lucidità
che si faceva profezia, non esitò a denunciare il fallimento di una società,
quella tecnologica, quella dell’efficienza produttiva ostile o indifferente alla
dimensione religiosa ed etica, una società che, come Egli osservò, “tentando di
costruire la città dell'uomo senza fare riferimento a Lui ed ha finito per
edificarla di fatto contro l'uomo”.
Il Papa, da uno dei Paesi occidentali più industrializzati, ammoniva l’umanità
intera ricordando che “non si può rifiutare o emarginare Dio, senza
esporsi al rischio di umiliare l'uomo”. A distanza di 10 anni, queste
parole risuonano come un monito profetico, oggi di straordinaria attualità per
un mondo soffocato dalla paura, dall’indifferenza, dalla violenza; un mondo, quello occidentale che, nella sua
arrogante sicurezza, pensava di aver raggiunto l’apice del progresso, della
scienza intellettuale, forse anche religiosa e che, invece, sembra oggi più che
mai sull’orlo di un abisso.
Giovanni Paolo
II, il Papa che si rivolgeva ai giovani chiamandoli amici, dimostrò però tutta
la sua fiducia affidando loro un compito grandioso: “Proprio per questo io
dico a voi questa sera: fate risplendere la luce di Cristo nella vostra vita! Non
aspettate di avere più anni per avventurarvi sulla via della santità! La
santità è sempre giovane, così come eterna è la giovinezza di Dio. Comunicate a
tutti la bellezza dell'incontro con Dio che dà senso alla vostra vita.”Questo messaggio
di un padre, preoccupato ma fiducioso, appare quanto mai vivo per le presenti e
future generazioni, proprio in quanto costruito non tanto su argomentazioni dottrinali e teologiche, pur importanti, ma
sulla credibilità di un uomo che, nella sua carne rendeva visibile e credibile
il messaggio stesso con un’eloquenza di rara efficacia. Come potevano i giovani
non comprendere o non credere a quanto ascoltavano, anche se non ne
distinguevano bene i suoni e le parole? In fondo, chi invitava alla “ santità”
era colui che, a distanza di tre anni la folla acclamava come “ santo” e che,
pochi anni dopo, sarebbe stato proclamato Beato.
Lo abbiamo già scritto,
ma è bene ricordarlo: un notissimo e autorevolissimo segretario pontificio non
si stanca di ripetere che i giovani andavano alle GMG presiedute da Giovanni
Paolo II più per “vedere” che per “ ascoltare” . Non ci interessa il senso di
tale asserto né la sua finalità, ma possiamo dire che contiene in sé una sua
verità nella misura in cui si intenda “ vedere” come “ trasfigurazione”
visibile del messaggio. Sì, i giovani a Toronto hanno ascoltato uno messaggio di rara completezza e profondità teologica
ed esegetica, lo hanno da un Papa che, nel momento in cui annunciava la
prossima GMG, nel suo intimo era consapevole che la sua sarebbe stata una
presenza ben diversa, certamente più potente e luminosa!! Proprio come lo sono
state le successive e lo saranno le future, sempre e comunque!!